Al termine di un biennio (2002/2023) di forte “turbolenza” per molti fattori critici di gestione del mercato (dinamica inflattiva dei costi, criticità nei processi di approvvigionamento, incertezza del contesto macro-economico, conflittualità regionali,ect..), accompagnato da un progressivo (ma rilevante) cambiamento nelle abitudini e nelle “sensibilità” d’acquisito da parte dei consumatori, attraverso una attenta lettura dei risultati gestionali dei maggiori retailers emergono sempre più chiaramente le strategie operative che sono destinate ad marcare i maggiori impatti sia all’interno dei propri contesti competitivi che nei confronti di tutti gli attori coinvolti nella propria “value chain” (FMCG producers in primis).
- Rielaborazione del portafoglio d’offerta accentuando un posizionamento “Value for Money” che stressa la componente “Prezzo” (EDLP strategy “across the board” da Tesco a Walmart, dai grandio discounters tedeschi – Schwarz Group, Aldi – a campioni regionali e nazionali come Jeronimo Martins o Esselunga) combinata con un messaggio di “Qualità” dell’offerta senza compromessi.
- Una conseguente rifocalizzazione sulla “gestione efficiente della catena di approvvigionamento” ( Tesco, Walmart , CostCo, Aldi, Schwarz Group, ..) dando la priorità a una gestione efficiente della catena di approvvigionamento (diversificazione e riqualificazione della propria base Fornitori) per garantire la consegna tempestiva dei prodotti, ridurre al minimo i costi e ridurre gli sprechi.
- Lo sviluppo sempre più marcato delle “Private Labels”, per offrire prodotti di qualità a prezzi competitivi e differenziarsi dalla concorrenza (Tesco, Carrefour, Costco e Aldi..)
- Un “approccio multicanale” (negozi fisici, piattaforme online, app mobili, ect..) sempre più spinto per offrire ai propri Clienti una esperienza d’acquisto la più ampia possibile , migliorando sensibilmente l’accessibilità ai prodotti offerti garantendo semplicità ed efficienza del processo.
- Sofisticazione nei processi di “segmentazione della Clientela”, “clusterizzando” formats distributivi ed offerta prodotti sulla base dei diversi segmenti di clienti in base a dati demografici, preferenze e comportamenti di acquisto (Walmart, Carrefour, Tesco, Esselunga, ..)
- Una enfasi sempre maggiore sui “programmi di fidelizzazione dei clienti” , facendo leva su una maggiore conoscenza delle preferenze d’acquisto dei consumatori per offrire programmi di incentivazione all’acquisto “personalizzati” utilizzando un ventaglio di leve spesso molto diverse rispetto alla “vecchia” promozionalità sempre più abusata e per questo meno differenziante, con KPIs legati al miglioramento della soddisfazione dei propri clienti (Tesco, Costco, Coop, …)
- Una attenzione crescente e sempre più convinta sulla “Responsabilità sociale d'impresa (CSR)”, concentrandosi sulla sostenibilità, sul coinvolgimento della comunità e sulle pratiche di approvvigionamento etico, per cogliere le mutate sensibilità dei propri consumatori.
- Maggiore pervasività delle tecnologie e dei processi digitali per comprendere più velocemente le esigenze dei propri consumatori (es. : “scaffali intelligenti” supportati da sensori), rendere più efficienti le proprie operazioni (es: format “cash-less”) e più “integrati” i propri partners di filiera (es: collaborative demand planning process)
- …last but not least…. Una accentuata pressione sulla “gestione finanziaria” dell’azienda (specialmente in termini di “generazione di cassa” (Free Cash Flow”)) per garantirsi le risorse necessarie sia per sostenere le attività correnti che, soprattutto, essere in grado di sostenere aggressive strategie di crescita sia organica che attraverso acquisizioni mirate
Gli impatti per i “Produttori” sono certamente molteplici e rilevanti, richiedendo capacità e competenze sempre più adeguate ai nuovi contesti oltre ad una consapevolezza sempre più marcata della necessità di “investire nel cambiamento” cogliendo le sfide che i nuovi mercati richiedono.
…e Voi, siete pronti ?
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